Marzo 2014
Due giorni nella città eterna, per festeggiare i 20 anni di vita della nostra Comunità Masci.
L’idea è stata lanciata da Corrada molti mesi fa; fin dall’inizio mi è sembrata una “cosa bella” un’avventura che si sarebbe realizzata un tempo lontano e distante e che altri avrebbero vissuto.
La scelta della data è stata determinante, saremmo partiti non il 30 aprile ,ma il 18 febbraio, cioè immediatamente quasi! Prima la prenotazione della Freccia rossa, poi la ricerca dell’albergo , poi la conferma dell’udienza in Piazza San Pietro ed infine è arrivato il giorno della partenza.
Quasi tutti i membri della comunità avevano aderito sollecitamente a questa uscita, purtroppo mancavano alcuni di noi che per ragioni varie sarebbero rimasti a Como e così tra l’euforia della novità c’era una nota stonata.
La domanda di coloro che chiedevano ”dove andate? A Roma” faceva aumentare l’aspettativa di raggiungere la città eterna, di essere ricevuti dal Papa, di vederlo molto vicino e mi faceva sentire assai fortunata.
Il momento più emozionante è stato incrociare, in Piazza San Pietro, lo sguardo di Papa Francesco (chi lo avrebbe detto che il Masci lo avrebbe reso possibile?). Il pontefice era tanto vicino da poter essere toccato: infatti ha accarezzato una bambina in braccio alla sua mamma vicino alla staccionata davanti a me. Le parole dell’omelia, tanto semplici quanto profonde, mi hanno toccato molto. E’ stato un momento di gioia, di grande emozione, di commozione, d’irrealtà, chi non era con noi è stato raggiunto da un messaggio telefonico. Ci siamo sentiti tutti insieme in quel quadro che era la piazza, la folla, la basilica e l’azzurro del cielo. Oh, come è stato bello!
Mariarosa
Perché non potrei dire di aver “visto” il Papa ma, certo, l’ho sentito, mi è arrivato fin dentro l’anima, ha scosso il mio torpore rendendo nuove cose già ascoltate/lette/dette e lasciate lì con i mille dejà vu di una vita.
E’ il Papa, il Vescovo di Roma, il successore di Cristo, ma come ti esplode in faccia l’uomo … come te lo ritrovi padre, nonno, fratello, compagno di strada … ti viene voglia di invitarlo a mangiare una pizza a casa, in sede, in trattoria e farci due chiacchiere sapendo che non saranno chiacchiere da bar ma gocce di verità, di vita, di una santità forse addirittura possibile anche per te e allora … sempre e solo grazie!
Marcella