In Cammino
PERIODICO MASCI REGIONE LOMBARDIA 3-2019
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Etichetta: In Cammino 3-2019
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Nel sito regionale del Masci è presente la raccolta completa dal 2005 ad oggi.
Dal settembre 2005 su mandato della Segreteria del M.A.S.C.I. Lombardia, Donata è stata incaricata nella redazione della rivista regionale “In Cammino”, che nei mesi successivi ha provveduto a iscrivere presso il Tribunale di Como.
“In Cammino” è riconosciuto come uno strumento irrinunciabile che fedelmente accompagna l’educazione permanente degli adulti scout della Lombardia sia attraverso il “racconto” di esperienze personali o di comunità, sia attraverso lo scambio e il confronto dei metodi e delle interpretazioni che ogni comunità ha esplorato nel suo particolare percorso. La riflessione e il dibattito in comunità possono ricevere da “In Cammino” stimoli e spunti intorno ai valori scout, compresi quelli cristiani, e a temi che ci interpellano come adulti che vivono nel mondo.
In tempi più recenti anche Maria Grazia F. e Maria Grazia L. della nostra comunità sono entrate a far parte della redazione.
Nel servizi di imbustamento e di spedizione è impegnata l’intera la comunità.
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Provare a raccontare il messaggio che il filosofo francese Bernard Henry Levy ha voluto lanciare dal palco del teatro parenti il 5 marzo scorso in vista dei prossimi destini dell’Europa è impresa titanica non solo perché è sempre impossibile tradurre, senza in parte tradirlo, il monologo di una persona colta, ma anche perché, davvero, questo messaggio era ed è estremamente complesso negli obiettivi e nei contenuti.
Mi è capitato recentemente di leggere qualche scritto di Baden-Powell, alcuni noti e altri per me nuovi, in una raccolta intitolata “Cittadini del mondo” fortemente connotata dai fili conduttori della fraternità e della pace tra i popoli come ben sottolinea la presentazione di Mario Sica.
Ai lupetti si insegna a “non lasciare tracce”; agli scout e alle guide si chiede di costruire ciò che è essenziale per sostare in quella radura per tutta la durata del campo. Il rover e la scolta sanno già che il luogo della sosta sarà loro per il tempo che li separa da una nuova partenza.
Il Sermig Alla sera ci avviamo al Sermig (Servizio Missionario Giovanile) nato a Torino nel 1964, fondato da Ernesto Olivero, sua moglie e un gruppo di giovani, per concretizzare un “sogno”: eliminare la fame e le grandi ingiustizie del mondo. Dal 1983 il Sermig entra nel vecchio arsenale militare di Torino e grazie all’aiuto gratuito […]
La Sindone Alla sera, dopo la cena preparata dalla pattuglia della Via Francigena del Piemomne, è salito a Superga il prof. Barberis professore di fisica del Masci del Piemonte. Il professore ha esordito dicendo che la Sindone è specchio del Vangelo e provocazione dell’intelligenza. L’Arcivescovo di Torino la chiama come “La più grande testimonianza dell’amore […]
Lungo il tragitto… l’Ecomuseo Dopo il pranzo al sacco sotto un bellissimo pergolato di glicine, ci siamo avviati all’Ecomuseo del Freidano, fiume di quel luogo. Un museo nato per ricordare le numerose attività che ruotavano lungo lo storico corso d’acqua che ha fornito il moto e l’energia alle prime attività industriali del territorio settimese e […]
Perché ieri, 10 gennaio 2015 ci siamo trovati in sede per la solita cena natalizia, quando tra poco più di un mese è già Quaresima?
La FRECCIA ROSSA della BONTA’, da Milano a Skjak,
“Route de liberté”, una via d’amore lunga ottomila chilometri per congiungere i popoli nella pace, in nome del dolore delle innocenti vittime della guerra.
Carissima Redazione, vi ringrazio tantissimo per l’occasione che mi date di ricordare Baden, mons. Andrea Ghetti, nel centenario della sua nascita (11 marzo 1912-2012), anche perché, purtroppo, nessuno, certamente migliore di me, se ne è presa la briga di riscoprire e riproporre questo prete-Scout “esagerato”.
Il racconto, iniziato al Fuoco di Bivacco della 12^ Route Natura Masci del 12/13 settembre scorso in San Benedetto Po, dedicata a “Il grande fiume Po e i suoi personaggi” prosegue ora “ad abundantiam”:
Paolo Linati non poteva immaginare, come d’altra parte io stesso, di aprire un “vaso di Pandora” invitandomi a raccontare l’esperienza dell’alluvione del fiume Po nel novembre 1951, quando rover e capi scout della Lombardia intervennero in aiuto delle popolazioni alluvionate lungo il corso del Po fino in Polesine.
Riconoscere che la propria educazione e formazione sia un processo continuo ed “avventuroso” fino alla grande Meta, è convinzione di ogni capo scout o adulto che viva l’esperienza dello scautismo.