A Como da Betlemme la Luce della Pace, 21 dicembre 2019
Chiesa di Santa Brigida ore 16:15
Sulla strada di ritorno da Caravate, alla fine di un’entusiasmante “Giornata dello Spirito”, tento di analizzare, di elaborare razionalmente, di codificare dando nome e causa al turbinio di emozioni che si agitano in me.
………….La seconda parte è quella che conta ma è forse troppo intima per parlarne a fondo. Perché non potrei dire di aver “visto” il Papa ma, certo, l’ho sentito, mi è arrivato fin dentro l’anima, ha scosso il mio torpore rendendo nuove cose già ascoltate/lette/dette e lasciate lì con i mille dejà vu di una vita.
In questi nostri giorni, nei quali è più evidente a tutti la condizione di sofferenza, di emarginazione e di povertà di troppe persone, la luce di Betlemme si ripropone come invito a farci “prossimi” e ad impegnarci, come cristiani, a costruire una società aperta alla speranza di un futuro di pari dignità per ogni donna e per ogni uomo.
per il SETTIMANALE della DIOCESI COMO
Rispetto a quest’ora dell’umanità e a questo grado di sviluppo della coscienza cristiana [...] questa è l’ora dei poveri, dei milioni di poveri che sono su tutta la terra, questa è l’ora del mistero della Chiesa madre dei poveri” (G. Lercaro).
“Io, fratelli, quando venni tra voi, non mi presentai ad annunciarvi il mistero di Dio con l’eccellenza della parola o della sapienza. Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e Cristo crocifisso.” 1 Corinzi ( 2, 1-2).
“ Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, ne si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa.” Matteo (5, 13-16).
Il quaderno dei commenti di chi è passato e si è messo in ascolto, aggiunge, come sempre, un segno dall’esterno alla nostra esperienza che, anche questa volta si è rivelata ricca di momenti speciali per ciascuno di noi, sia nel momento della lettura, sia in quello dell’ascolto.
Siamo tutti, in modi diversi, reduci di qualche tempesta; taluni da un naufragio. Ognuno, in ogni caso, ha sperimentato la debolezza e molti, in quei frangenti, hanno avuto in dono la prossimità di qualcuno che, senza nemmeno chiedere ‘permesso’, si è preso cura di loro ed è stato prezioso, forse senza sapere di esserlo. Lo è stato “gratis”.