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A Malgrate

6 novembre 2022

Siamo sul ramo di Lecco del Lago di Como, il Resegone imponente stringe il lago che sembra un fiordo dominato dalle montagne a picco sull’acqua. Mancano solamente i personaggi dei “Promessi Sposi” per completare il paesaggio. Il lago è mosso dal vento, le vele si gonfiano dominate dalla forza degli uomini, i platani con i loro tronchi marezzati e le foglie giallo marroni incorniciano uno splendido lungo lago. Anatre dai colori iridescenti, incuranti della temperatura autunnale, si dondolano nelle piscine artificiali create tra il lago e la passeggiata che si snoda lungo la riva che conduce a Lecco.

1672314903656 (2)Siamo a Malgrate in una ventosa ma serena giornata di novembre, anzi il 6 novembre quando Manzoni colloca la famosa passeggiata di Don Abbondio che incontra i bravi il 7 novembre del 1628, ma quello che vedeva il parroco manzoniano non era molto diverso dal paesaggio attuale. Scendendo per le vie del paese notiamo anche una cappella che ricorda i morti della peste che sappiamo infuriò in queste contrade.

Il parroco che ci accoglie non è il pavido Abbondio, vaso di terracotta tra vasi di ferro, ma il parroco di  Magreglio nonché l’assistente regionale del Masci don Andrea Lotterio davanti alla chiesa di S. Leonardo e oggi 6 novembre è San Leonardo quindi festa patronale di Magreglio.

Avete capito siamo la comunità Masci di Como e la comunità di Saronno insieme in uscita a Malgrate. Siamo in 19 di due comunità. Appena ritrovati facciamo una bella passeggiata lungo il lago e ammiriamo Lecco che si stende davanti a noi e vediamo la strada che conduce verso la Valtellina. Alle 10.30 la S. Messa solenne per la ricorrenza del Patrono. La chiesa è addobbata a festa, le colonne sono ricoperte da drappi rossi, i busti severi dei Santi risplendono tra le candele, in fianco all’altare la statua di San Leonardo eremita, diacono e abate (Vandome 496 – Noblac 6 novembre 559). Leonardo di nobile famiglia francese è rappresentato con le catene ai piedi perché fu liberatore dei prigionieri di tutte le guerre e di tutte le oppressioni, fu amico dei deboli e sostegno dei malati, delle persone sole, degli abbandonati, protettore delle mamme in attesa di un bambino e intercessore presso Dio di tutti gli uomini che vogliono liberarsi dall’egoismo e dall’orgoglio.

 

Grazie Don Andrea per averci sempre regalato spunti di riflessione. Dopo la messa assistiamo alla benedizione del monumento ai caduti in ricordo del 4 novembre 1918 fine della prima guerra mondiale e il ricordo va per tutti alla tremenda guerra che sconvolge l’Europa e al dolore e morte che su ripete uguale in tutti i conflitti. La banda del paese sottolinea i momenti più significativi. La cerimonia si conclude con il discorso del sindaco.

Don Andrea ci assegna una saletta per noi mentre i collaboratori parrocchiali e i rappresentanti del Comune sono al piano di sopra. In attesa del pranzo Dea e Pinuccia del Saronno ci propongono un gioco, a gruppi di due. Armati di foglio e penna cominciamo una storia poi ripieghiamo il foglio lasciando scoperta solamente l’ultima riga di quello che ogni gruppo ha scritto, dopo di che si passa il foglio al gruppo successivo che riagganciandosi all’ultima riga scoperta continua la storia, alla fine si leggono tutte le storie che presentano sorprese divertenti.

Dopo un ricco pranzo preparato dai cucinieri della parrocchia, Chiara e Paola ci propongono di dividerci a gruppi di tre e scrivere su di un foglio quali sono in problemi più importanti per noi quali le tematiche che vorremmo approfondire e le domande importanti per noi. I fogli vengono poi raccolti e ogni gruppo ne sceglie uno a caso e le tematiche devono essere condivise con diverse forme di espressione come il canto, il mimo, una scenetta o un disegno, compito non facile ma affrontato con impegno da tutti noi.

Anche il gioco dei numeri è coinvolgente perché richiede prontezza velocità e osservazione delle persone. Verso le 15.30 viene a trovarci don Andrea che regala alla Comunità un libro sulla chiesa di Malgrate e ricorda che a Malgrate ottantuno anni fa il 7 novembre nasceva Angelo Scola che sarebbe diventato sacerdote e poi vescovo di Milano, ora è in pensione. Sono arrivate in fretta le 16.00 è ora di salutarci e riportare a casa i ricordi di una bella e armoniosa domenica vissuta a contatto con la natura e la compagna di persone piacevoli e arricchenti.                                                Magi

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