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Giornata del Pensiero 2021

“…l’amore e il sentimento di appartenere ad un’unica famiglia guidino i nostri passi sulla via della pace.” Sono le parole di Robert Baden Powell scritte per il Jamboree dell’aprile 1921 cento anni fa.

 

Anche noi ieri 28 febbraio 2021 ci siamo ritrovati come una famiglia che ha desiderio di rivedersi e di camminare sulla via della pace.

Grazie ad una giornata bellissima e tiepida nel grande spazio che circonda la nostra casa scout abbiamo visto le tre bandiere issate sull’alzabandiera e abbiamo rinnovato la nostra promessa. E’ stato per tutti un momento emozionante e intenso.

All’inizio della giornata abbiamo letto un passo di Baden Powell, un brano del “Piccolo Principe e il paragrafo n.261 di Fratelli tutti scelti da Bruno e Donata.

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Nel brano tratto dal racconto di Antoine de Saint Exupèry la volpe chiede di essere addomesticata del Piccolo Principe, solo così si creerà un legame che farà superare ogni paura e sospetto. Saranno legati dagli sguardi perché le parole sono una fonte di malintesi. Niente di più attuale in momenti come questi dove solo gli sguardi ci uniscono, dove le parole escono ovattate dalla bocca e si fa fatica a  sentire cosa dicono gli altri. Ieri abbiamo capito che tra di noi si sono creati dei legami e che come la volpe aspettiamo il momento per rivederci e anche l’attesa è un momento di felicità. L’ultima lettura tratta da “Fratelli tutti” è un monito a non dimenticare.”Ogni guerra lascia il mondo peggiore di come lo ha trovato. La guerra è un fallimento della politica e dell’umanità, una resa vergognosa” lo abbiamo visto nel dolore causato dalla morte del nostro giovane ambasciatore in Congo, ci sono paesi dove la guerra è una costante nella vira quotidiana, dove la vita non vale niente. Come ha detto l’arcivescovo di Milano Mario Delpini durante il funerale di Luca Attanasio, ci sono paesi dove  si muore e non importa a nessuno, dove si uccide e non importa a nessuno, dove si fa il bene e non importa a nessuno. Ci sono terre dove la vita di un uomo non conta niente e si può far soffrire senza motivo e senza chiedere scusa

Don Andrea durante l’omelia della Messa celebrata all’aperto ci ha ricordato che nel vangelo della trasfigurazione Gesù completa la legge rappresentata da Mosè e la profezia incarnata da Elia. Gesù è il nuovo orizzonte che ci spinge a camminare, c’è un Dio che continua a farci camminare. Negli “Atti degli Apostoli” i primi cristiani sono chiamati quelli del cammino e abbiamo letto insieme che quando Pietro è chiamato non frappone indugio si mette in camino per andare da chi ha bisogno.

Nel vangelo si parla di vesti splendenti e la luce rievoca i quadri di Caravaggio dove la luce avvolge i personaggi. Anche noi come Pietro, Giacomo e Giovanni saremmo tentati di fare tre tende e fermarci davanti allo spettacolo di Gesù ma siamo sempre in cammino e il nostro orizzonte si sposta con noi, c’è sempre un luogo o uno scopo o una persona da raggiungere, un obiettivo da  superare.

Gli scout sanno cosa sia la spiritualità della strada e la fatica del camminare insieme. Infatti come dice un proverbio africano da soli si cammina più in fretta ma insieme si va più lontano.

Terminata la messa abbiamo rinnovato la promessa e ammainato le bandiere. Il canto di “Insieme “ ha concluso la nostra giornata, accompagnata dal bel segnalibro ricordo offerto da Daniela Beretta.

Magi

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