Promesse in sede


 

Il fazzolettone: la scelta vissuta insieme, l’impegno che insieme rendiamo più grande. Raccogliamo, oggi, le nostre infedeltà e ricomponiamole in questa rinnovata promessa.Il bastone: ci accompagna nel camminare insieme per i sentieri della natura. Sulla strada di ogni giorno siamo fragili, ci stanchiamo facilmente, abbiamo bisogno del sostegno e dell’aiuto dei fratelli.La Bibbia: la Parola è il nostro centro gravitazionale da cui attingiamo forza sempre nuova per capire i segni dei tempi. Questo segno è testimone del nostro impegno ad aiutarci l’un l’altro, ad aprirci all’ascolto e a far sì che la Parola abiti ogni nostro giorno.La corda: insieme di piccoli e deboli fili che solo uniti ed attorcigliati fra loro acquistano la resistenza necessaria per legare e sostenere. Anche noi oggi accogliendo  Chiara e Maurizio acquistiamo nuovo vigore, segno di comunità aperta e viva, desiderosa di migliorarsi per essere forza trainante per ciascuno di noi, per le nostre famiglie e per il nostro prossimo.
Il pane: la mensa condivisa e la voglia di fare festa.Il canto: ci aiuta quando il cammino è faticoso; il coro di altre voci, che in alto si levano insieme, cadenza il nostro passo e ci aiuta nei momenti più difficili.La  Luce: se un tempo eravate tenebra, ora siete luce nel Signore. Comportatevi perciò come i figli della luce; il frutto della luce consiste in ogni bontà, giustizia e verità.Per questo sta scritto :” Svegliati, o tu che dormi, destati dai morti e Cristo ti illuminerà”. Efesini 5, 8- 9- 14La tenda: simbolo  di una dimora che si fa tutt’uno col cammino. La tenda come la fame e la sete di libertà, che si saziano la sera ed il mattino sono di nuovo in cammino. La nostra casa sia come una tenda, che sulla strada del regno ci ripari appena quanto basta, perché non si interrompa il nostro cammino verso l’Uomo, Tuo unico tempio. Ovunque saremo accolti, li sia accolto il tuo evangelo. La  tenda come la nostra vocazione, perché Tu ci vuoi come nomadi alla costante ricerca di te e della verità, perché hai fatto in modo che  non ci debba bastare la terra sulla quale ci ha posati il ventre di nostra madre.