Riccardo, uomo esigente con se stesso e dalle forti idealità


Che Riccardo fosse un “Capo”, nel significato che lo scautismo affida a questa parola, nessuno dubita. Più significativo è, oggi, riconoscere quale stile abbia caratterizzato questa sua dimensione, abitata fino agli ultimi giorni. Penso che al “Capo” Riccardo vadano riconosciute prima di tutto la competenza e la lealtà.

Mi sembra importante dare conto della mia percezione del modo in cui Riccardo testimoniava la sua lealtà: il suo essere leale si connotava nella franchezza, nel rappresentare con chiarezza il proprio giudizio o punto di vista, senza asprezza ma con rigore e determinazione.

Qualcuno, superficialmente, interpretava il suo stile asciutto come una forma di ruvidità, ma per Riccardo, uomo esigente con se stesso e dalle forti idealità, con una speciale capacità di analisi dei fatti e una profonda competenza politica, era possibile accedere alla ricerca di punti di convergenza soltanto a partire da dati di verità.

Egli è stato, dagli anni ’60, con Cristina, punto di riferimento dello scautismo cattolico cui ha regalato passione, pensiero e molto della sua vita; nel Masci, poi, è stato inesauribile stimolo alla riflessione e alla ricerca, determinato a mantenere alto lo sguardo, a guardare lontano, infaticabile a richiamare in primo piano la necessità di farsi carico del bisogno di ogni persona di continuare ad alimentarsi di senso e di relazioni per poter stare “nella storia” da adulti, con un’idea della donna e dell’uomo, della vita e del suo destino.

Pensando a lui con affetto, grato per l’amicizia e la stima che ha voluto regalarmi, mi piace vedere la sua vita come una testimonianza rigorosa di quanto il Mahatma Gandhi suggeriva e che così recita:

“Sorveglia i tuoi pensieri, perché i tuoi pensieri diventano parole. Sorveglia le tue parole , perché le tue parole diventano le tue azioni. Sorveglia le tue azioni, perché le tue azioni diventano le tue abitudini. Sorveglia le tue abitudini, perché le tue abitudini diventano i tuoi valori. Sorveglia i tuoi valori perché i tuoi valori diventano il tuo destino.”

uno scritto di Riccardo Della Rocca per la rivista di Etica e Scienze sociali OIKONOMIA (ottobre 2014)