Lungo il tragitto… l’Ecomuseo e la Basilica di Superga
Lungo il tragitto… l’Ecomuseo
Dopo il pranzo al sacco sotto un bellissimo pergolato di glicine, ci siamo avviati all’Ecomuseo del Freidano, fiume di quel luogo. Un museo nato per ricordare le numerose attività che ruotavano lungo lo storico corso d’acqua che ha fornito il moto e l’energia alle prime attività industriali del territorio settimese e limitrofo da San Mauro a Brandizzo, lungo la riva sinistra del Po.
Il Museo sorge in un antico mulino da grano dell’800 piemontese ed è tra i più grandi mulini da grano dell’ 800 piemontese ed è oggi interamente recuperato ed offre numerose possibilità di svago e visita alla portata di tutti:
In questo territorio, grazie all’abbondanza di acqua si lavorava la canapa, c’erano fornaci per fabbricare mattoni e tegole, si lavorava l’osso per ottenere bottoni e c’erano fabbriche di penne stilografiche, un’attività intensa e si sviluppava lungo il Po da Carmagnola a Carignano.
La Basilica di Superga
Riprendiamo il nostro cammino e arriviamo a Torino nel quartiere Sassi dove si trova la stazione della funicolare a cremagliera che porta a Superga
Le carrozze risalgono al 1884 e sono come i vecchi tram di Milano e in circa venti minuti su un percorso in salita ma seguendo un dolce pendio arriviamo sulla collina che domina Torino e da cui si gode una magnifica vista della città e dove l’aria anche in estate è più fresca e respirabile.
La basilica fu fatta costruire da Vittorio Amedeo 2° come ringraziamento alla Vergine Maria dopo aver sconfitto i Francesi che assediavano Torino nel 1706. E’ quindi stata eretta per adempiere ad un voto fatto durante la guerra tra piemontesi e austriaci.
Il progetto fu affidato al messinese Filippo Juvarra e risale al1715, la basilica ospita le tombe dei Savoia. La grande cupola ricorda quella del Duomo di Como sempre dello stesso architetto Juvarra.
Il 4 maggio del 1949 avvenne la tragedia, l’aereo che trasportava l’intera squadra del grande Torino di ritorno da Lisbona si schiantò sul retro del complesso senza lasciare sopravvissuti. Una targa ricorda il nome dei calciatori e ogni anno viene celebrata una messa per ricordare la loro morte.
Dall’alto della collina si gode una splendida vista della città e come dice Carducci nell’Ode Piemonte:”..e da Superga nel festante coro de le grandi Alpi la regal Torino incoronata di vittoria.